Rinnovo CCNL Panificazione e Affini 2023-2026
Nella giornata del 18 luglio 2024 è stato firmato a Roma, presso la sede di Assipan Confcommercio alla presenza delle Presidenze di Assipan-Confcommercio e Assopanificatori-Fiesa-Confesercenti, delle Segreterie Nazionali di Fai, Flai, Uila e delle rispettive delegazioni trattanti, l’accordo per il rinnovo del CCNL della panificazione e affini (01-01-2023 / 31-12-2026), che coinvolge circa 80 mila lavoratrici e lavoratori.
Di seguito, i contenuti dell’intesa:
Unicità del Contratto
Dopo 33 anni di rinnovi su tavoli separati, l’attuale discussione su un tavolo unico ha consentito una forte condivisione verso un CCNL unico di settore (E023) e la previsione anche di una nuova norma che identifica in maniera chiara le parti stipulanti quali soggetti comparativamente più rappresentativi del settore, e definisce le modalità verso eventuali richieste di adesione al presente CCNL da parte di altre Associazioni datoriali o sindacali, stabilendo che una tale decisone dovrà essere valutata dalle Parti stipulanti.
Assetti contrattuali
Vengono confermati i due livelli di contrattazione (nazionale e di secondo livello) e riconosciuti i soggetti di categoria stipulanti (articolati, a loro volta a livello nazionale e regionale/territoriale) quali titolari della contrattazione nonché responsabili dell’effettiva e completa applicazione dei contratti.
Bilateralità
Si rafforza il diritto alle prestazioni della bilateralità verso i lavoratori, prevedendo, nel caso di mancata adesione alla bilateralità da parte delle aziende, in aggiunta all’erogazione dell’EAR, l’obbligo all’erogazione diretta di prestazioni equivalenti a quelle erogate dalla bilateralità di settore.
Previdenza complementare
Viene identificato Alifond quale fondo contrattuale di settore, con la previsione che i lavoratori già versanti a Fon.Te. potranno mantenere questo fondo. Il contributo datoriale, per ogni lavoratore iscritto, sarà innalzato all’1,5% dal 1° gennaio 2025 rispetto all’attuale 1,2%.
Sicurezza nei luoghi di lavoro
Oltre aver aggiornato il testo rispetto al D.Lgs. 81/08, e introdotta la possibilità di erogare la formazione dei RLS anche in modalità e learning, viene definita la Giornata della sicurezza sul luogo di lavoro il 28 aprile di ogni anno quale momento di sensibilizzazione.
Nelle imprese fino a 15 dipendenti si conferma un percorso che permetta di incrementare le Rappresentanze dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (R.L.S.T.) per i quali è stato istituito un contributo annuo, a carico delle aziende, a partire dal 01 settembre 2025. I RLS avranno a disposizione 15 ore annue per lo svolgimento delle proprie funzioni.
Nelle imprese con più di 15 dipendenti, sono previste per ogni RLS ulteriori 10 ore di formazione retribuita, in aggiunta alle 32 obbligatorie, per tematiche peculiari di ciascuna azienda. Inoltre, viene previsto a livello aziendale, il confronto e lo scambio di informazioni tra i diversi RLS e tra questi e gli RSPP, anche delle eventuali diverse aziende operanti all’interno dello stesso sito produttivo.
Mercato del lavoro
Vengono meglio definite le causali per i contratti a tempo determinato e, per gli stessi viene definita la durata del patto di prova. Sono stati variati i periodi temporali di utilizzo della stagionalità, e definito il periodo massimo di durata del contratto stagionale. Per i panifici ad indirizzo industriale, viene introdotto il limite del 25% di utilizzo dei contratti a tempo determinato in ogni forma, con la sola esclusione della stagionalità.
Ritenendo conclusa la sperimentazione sul lavoro intermittente, le Parti hanno definito in modo strutturale l’istituto secondo le esigenze del settore.
Diritti sindacali
Viene rafforzata la sfera delle prerogative sindacali, garantendo il diritto alla distribuzione di materiale sindacale, ampliando quello di assemblea, e rafforzando il diritto al riconoscimento dei permessi sindacali sia nelle imprese ad indirizzo artigianale sia in quelle ad indirizzo industriale.
Classificazione del personale
È stata istituita una apposita Commissione nazionale per l’aggiornamento del sistema classificatorio in un’ottica di adeguamento allo scenario della moderna panificazione italiana che dovrà terminare i propri lavori entro il 31 luglio 2025.
Orario di lavoro
Oltre ad aver riformulato la definizione di orario di lavoro (8 ore giornaliere e/o 40 ore settimanali su 5 o 6 giorni) e ricondotto a 4 mesi il periodo di riferimento per la durata media dell’orario di lavoro, viene introdotta una migliore specifica tra imprese ad indirizzo artigianale e quelle ad indirizzo industriale. Inoltre, viene definita la modalità, per i panifici ad indirizzo industriale, per la comunicazione preventiva delle variazioni dell’orario settimanale.
Flessibilità
Introdotta la maggiorazione per l’utilizzo della flessibilità: del 10% o del 30% se domenicale per i panifici ad indirizzo artigianale, e del 20% (non previste prestazioni domenicali) per i panifici ad indirizzo industriale, con la modalità inoltre per questi ultimi della preventiva condivisione con le strutture sindacali.
Riposo per i pasti
Si introduce il diritto alla pausa pranzo per i lavoratori dei panifici ad indirizzo industriale che effettuano il lavoro in turni di 8 ore, stabilendo che la mezz’ora di pausa pranzo verrà retribuita.
Lavoro straordinario
È stato riscritto l’articolato in modo da identificare in maniera chiara il lavoro straordinario, rispetto al lavoro ordinario e dalla flessibilità.
Lavoro notturno e lavoratore notturno
Per l’aggiornamento della disciplina del lavoro notturno le Parti hanno convenuto di istituire una apposita Commissione nazionale.
Congedi
Vengono riconosciuti due giorni di congedo annuo retribuiti per la malattia di ciascun figlio di età fino a tre anni e ulteriori due giorni annui retribuiti (nel limite di cinque giorni/anno) per la malattia di ogni figlio dai tre ai dodici anni.
Periodo di comporto
Viene aumentato di sessanta giorni il periodo di comporto per i lavoratori con disabilità certificata ai sensi della legge n.68/99 e per i malati oncologici.
Genitorialità
Rispetto al Ccnl scaduto viene eliminato il limite di anzianità per la richiesta del 30% del TFR in caso di astensione facoltativa dal lavoro per maternità/paternità.
Appalti e Terziarizzazioni
È stato inserito un nuovo articolo che definisce le attività non appaltabili; l’applicazione dei CCNL del settore merceologico delle attività appaltate sottoscritti dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative; l’introduzione dei temi di sicurezza nelle informazioni previste dal Dlgs 81/2008; possibilità di fruizione dei servizi di mensa per i lavoratori di aziende appaltatrici e, per i panifici ad indirizzo industriale preventiva informazione alla RSU e possibile aggiornamento semestrale su richiesta della stessa in merito alle attività conferite in appalto e/o in decentramento produttivo.
Contrasto alla violenza di genere e mobbing
Le Parti hanno condiviso l’impegno a mettere in campo azioni di contrasto alla violenza di genere, molestie sessuali e mobbing all’interno dei luoghi di lavoro, prevedendo momenti di sensibilizzazione e informazione in particolare in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).
Aumento salariale
Panifici a indirizzo artigiano: incremento a regime di 183,00 euro al livello A2 che sarà erogato con le seguenti tranches:
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35,00€ dal 1° febbraio 2024;
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25,00 € dal 1° luglio 2024;
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62,00 € dal 1° novembre 2025;
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61,00 € dal 1°settembre 2026;
Panifici a indirizzo industriale: incremento a regime di 280,00 euro al livello 3B che sarà erogato con le seguenti tranches:
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56,00 € dal 1° febbraio 2024;
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75,00 € dal 1° luglio 2024;
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75,00 € dal 1° novembre 2025;
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74,00 € dal 1° settembre 2026;
Inoltre, è prevista l’erogazione di “Una Tantum”:
Panifici a indirizzo artigiano: pari a 100 euro lordi, erogata in due soluzioni, 50,00 euro ad agosto 2024 e 50,00 euro a ottobre 2024;
Panifici a indirizzo industriale: pari a 160 euro lordi, erogata in due soluzioni, 80,00 euro ad agosto 2024 e 80,00 euro ad ottobre 2024.
Le Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila esprimono soddisfazione per l’accordo siglato che, nonostante la lunga trattativa, caratterizzata dall’assenza di una terza associazione datoriale, sin dall’inizio, indisponibile alla partecipazione al Tavolo unico di confronto, migliora le tutele e incrementa i salari dei lavoratori e delle lavoratrici del settore che attendevano da tempo il rinnovo del loro Ccnl.